DAIE: cos’è
Il DAIE (Documento di Analisi dell’Illuminazione Esterna) è un documento introdotto con la Legge regionale della Regione Lombardia n. 31 del 05/10/2015, con potenzialità di intervento sul sistema di impianti di illuminazione pubblica e per conseguire un adeguato risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento luminoso.
Ha sostituito il PRIC, nato nel 2000, il vecchio piano per l’illuminazione comunale soggetto a Valutazione Ambientale Strategica. A causa di questo aspetto, esisteva un obbligo di legge per tutti i Comuni sulla pianificazione dell’illuminazione pubblica stradale, senza che questa avesse caratteristiche tali da dover essere assoggettata a una VAS.
Il DAIE non è un piano ma un documento, quindi viene derubricato dal punto di vista amministrativo ed alleggerito. Questo alleggerimento va anche nella direzione della razionalizzazione del costo del piano, poiché il documento è un documento di raccolta dati, peraltro non obbligatorio.
Diventa obbligatorio solo quando il Comune chiede un aiuto pubblico per la riqualificazione e quindi ha già di per sé anche una forza economica per poter intervenire.
DAIE: cosa prevede
Ci sono diverse procedure per la realizzazione del DAIE:
- censimento delle categorie illuminotecniche, dei flussi di traffico e degli indici di declassamento relativi al comparto viario presente sul territorio amministrativo; ricognizione dello stato di fatto degli impianti di pubblica illuminazione e dei dati di proprietà;
- verifica della rispondenza ai requisiti normativi vigenti, con particolare riferimento agli aspetti inerenti alla sicurezza, e delle eventuali criticità;
- individuazione delle zone di particolare tutela dall’inquinamento luminoso;
- identificazione delle opportunità per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli impianti di pubblica illuminazione e la riduzione dell’inquinamento luminoso;
- individuazione della tempistica e delle modalità per perseguire la proprietà pubblica degli impianti esistenti di pubblica illuminazione, tenuto conto dei contratti in essere;
- identificazione delle opportunità per la realizzazione di linee di alimentazione dedicate per gli impianti di pubblica illuminazione esterna;
- individuazione della tempistica e degli interventi programmati per l’implementazione degli impianti di pubblica illuminazione per l’erogazione di servizi integrati mediante materiali e tecnologie complementari
Per approfondimenti, ecco la presentazione di Regione Lombardia.
La nostra consulenza
In collaborazione con ingegneri elettrici, realizziamo lo studio e la progettazione dell’illuminazione delle città: una questione particolarmente complessa, in quanto comprendente varie discipline sia del mondo della luce che del mondo dell’urbanistica (la comunicazione tra spazi urbani, la valorizzazione storica ed estetica, la ricomposizione degli spazi urbani e la riqualificazione urbana, il problema energetico in termini di sostenibilità energetico-ambientale).
Un progetto di illuminazione urbana deve partire da un’idea d’insieme, considerando una serie di elementi cardine, il loro contesto e i loro legami con le varie parti, in modo che esso possa, nel rispetto delle normative tecniche esistenti, avere la forza di dare un’identità alla realtà notturna, considerando i singoli elementi che la compongono, e contestualmente analizzando le logiche di coesione tra le varie parti di essa, rendendola così un organismo unico, non divisibile in parti disomogenee, costituito da elementi riconoscibili che vivono l’uno in funzione dell’altro.
Urbanistica e smart city
Una buona pianificazione del sistema e della sua gestione consente la riduzione, anche importante, di consumi inutili. Nella realtà italiana, non è purtroppo difficile imbattersi in uffici tecnici comunali che non sono in possesso della documentazione aggiornata degli impianti.
Nelle prime fasi del DAIE sono previste approfondite analisi dello stato di consistenza degli impianti per sopperire a queste prime difficoltà. Solo successivamente si prevede la stesura di un cronoprogramma orientato alla definizione della gestione degli impianti, intesa come organizzazione complessiva, comprendente la progettazione di nuovi rami e gli interventi sull’esistente, ovvero sulla manutenzione ordinaria.
D’altra parte, non si deve pensare al risparmio economico ottenibile attraverso sistemi evoluti soltanto come un mero investimento di capitale e relativo calcolo del tempo di rientro economico, bensì ad un intervento più ampio, sia di tipo energetico che culturale e sociale. L’estensione dell’illuminazione sul territorio è un potenziale da considerare in termini di Smart Grid, primo passo verso l’obiettivo della Smart City, punto di riferimento di progetti europei ed elemento chiave di Agenda 2030.
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