Dorsale del Triangolo Lariano

La Dorsale è sicuramente uno dei sentieri più suggestivi del territorio: uno splendido percorso che attraversa centralmente tutto il Triangolo Lariano in cui la natura è la padrona indiscussa, con punti panoramici mozzafiato sui laghi briantei, il Lago di Como e tutto il territorio circostante. Rispetto alla sua versione precedente, il percorso non si divide più in “Dorsale” e “Dorsale per Cresta”: il tracciato principale è identificato sulle tabelle segnavia con il numero 300 da Brunate alla Colma di Sormano e con il 400 dalla Colma a Bellagio tocca infatti le diverse vette del Triangolo Lariano passando per la cresta della catena montuosa che attraversa il territorio da nord a sud, differenziandosi dalla variante che passa ad una quota leggermente inferiore (numeri 300V e 400V). Per via dei dislivelli che si incontrano durante il tracciato, è consigliabile percorrerlo da Brunate a Bellagio.

Diversi tratti di percorso della Dorsale del Triangolo Lariano e della sua variante si sovrappongono alle due tappe del Sentiero Italia che attraversano il territorio del Triangolo Lariano Como-Piano del Tivano e Piano del Tivano-Bellagio, riconoscibili dal simbolo SI sulle tabelle segnavia.

L’intero percorso, evitando le vette, può essere effettuato in una sola giornata in circa 9-10 ore di cammino con un passo medio-rapido, ma se volete percorrere tutta la cresta conviene suddividerlo in tappe. Lungo il tracciato sono presenti diverse strutture dove fermarsi a mangiare, mentre attualmente è più complicato trovare una struttura per il pernottamento: il Rifugio Riella è aperto nel weekend mentre l’Alpetto di Torno è in fase di ristrutturazione, quindi la soluzione più adatta è la discesa in una delle strutture “cittadine” tramite i diversi sentieri che collegano i comuni alla Dorsale del Triangolo Lariano. Per gli appassionati di mountain bike il tracciato è comodamente percorribile da Brunate fino alla cima del Monte San Primo.

L’itinerario è inoltre inserito all’interno del portale turistico della sentieristica online di nostra creazione.

Sentiero 300 – Tappa Brunate – Colma di Sormano

+ 1272 m

(+ 822 m

– 845 m

– 400 m

6 ore circa

4 ore e 45 minuti

15,87 km

16,10 km

1.436 m

1.354 m)

(Tra parentesi i dati riferiti alla variante)

Come arrivare:

In auto: da Como seguite le indicazioni per la salita verso Civiglio e Brunate, quindi le indicazioni per raggiungere il Comune di Brunate lasciando l’auto in uno dei parcheggi a pagamento in via Alessandro Volta, in prossimità della funicolare.

In funicolare: lasciate l’auto in zona Viale Geno a Como e utilizzate la storica funicolare che porta in soli 15 minuti al centro di Brunate.

In autobus: raggiungete la stazione delle autolinee sul lungolago di Como con una delle linee urbane ed extraurbane che collegano Como, quindi raggiungete a piedi (350 m) la funicolare di Como.

Descrizione:

Faro Voltiano a Brunate - Dorsale del Triangolo Lariano
Faro Voltiano a Brunate

A Brunate, al capolinea della funicolare, salite la scalinata verso la piazza della Chiesa di Sant’Andrea, quindi iniziate il tracciato della Dorsale del Triangolo Lariano seguendo le tabelle segnavia n° 300 e le indicazioni per San Maurizio e Santa Rita al C.A.O. imboccando il percorso pedonale. Giunti a San Maurizio, si consiglia una piccola deviazione sulla sinistra per visitare il Faro Voltiano, opera edificata nel 1927 su progetto dell’ingegnere Gabriele Giussani per commemorare il genio del fisico Alessandro Volta, nato a Como 100 anni prima. Tornati sul percorso, procedete lasciando la Chiesa di S. Maurizio sulla destra, ignorando il sentiero a sinistra che scende a Sopravilla (Blevio) ed imboccando la carrozzabile acciottolata in salita che sbocca a lato della piccola Chiesa di S. Rita, all’ingresso del piazzale C.A.O..

Superato il piazzale, nel quale sono presenti le tabelle segnavia per i sentieri che scendono a Como e Civiglio (sentieri 382 e 385), proseguite sulla carrozzabile a sinistra che passa subito davanti al rifugio C.A.O. La mulattiera si inoltra in un bosco, raggiungendo prima Baita Carla, poi il bivio per Montepiatto e Torno via Castel d’Ardona con il sentiero 366 ed in seguito il primo bivio tra il percorso principale lungo la cresta e la sua variante a quota più bassa: il primo prosegue a sinistra sul sentiero che porta alle due vette di Pizzo Tre Termini (1144 m) e Monte Astele (1183 m), mentre il secondo continua sulla carrozzabile a destra passando da Baita Bondella; i due percorsi si riuniscono nei pressi di Baita Boletto Fabrizi, dai cui piazzali panoramici si gode di una vista sbalorditiva sulle Alpi Marittime e il laghetto di Montorfano.

Giunti al successivo bivio, poco dopo la Baita Boletto, tenete la destra seguendo i bolli lungo il sentiero che sale ripidamente per raggiungere la cima del Monte Boletto (1235 m), oppure proseguite lungo la strada sulla sinistra per la variante: entrambe le vie vi permettono di raggiungere la Bocchetta di Molina (1119 m), dove termina la carrozzabile. Vi consigliamo la salita, poiché dalla cima del Monte Boletto si gode di un’eccezionale vista del ramo del lago di Como, mentre dalla successiva Bocchetta di Molina lo sguardo si perderà sulle dolci colline della Brianza e sulla pianura fino a Milano, perfettamente visibile in una limpida giornata.

Bocchetta di Molina Dorsale del Triangolo Lariano
L’intricato incrocio di sentieri a Bocchetta di Molina

Alla Bocchetta di Molina si dividono più strade: girando subito a destra sul sentiero 308 è possibile prendere i sentieri per Solzago e Albese con Cassano, a sinistra sul 363 si raggiunge loc. Molina a Faggeto Lario, mentre tenendo la destra sul 317 si scende ad Albavilla passando dalla Baita Patrizi. Proseguite dritto per continuare lungo la Dorsale del Triangolo Lariano, poco più avanti il sentiero si divide ulteriormente: sulla destra si prosegue in salita sul sentiero per la cima del Monte Bolettone (1318 m), una cima facilmente riconoscibile nel territorio per il suo caratteristico filare di abeti che sale fino alla vetta, mentre a sinistra sulla variante si imbocca il “Sentiero dei Faggi”. Questo tratto di percorso attraversa un bosco di faggi secolari, estremamente affascinante nella stagione estiva per il verde brillante delle foglie o bianco candido nella stagione invernale quando la neve trasforma tutto in qualcosa di unico e particolarmente suggestivo; nei mesi di ottobre e novembre inoltre le foglie assumono degli accesi colori rossi e gialli. Vi consigliamo però anche di salire su Monte Bolettone e del vicino Doss de la Müla, da cui si gode di un panorama a 360° davvero mozzafiato e dove è presente la discesa verso l’Alpe del Vicerè (Albavilla) dal sentiero 311. Dalle vette si scende fino a giungere al bivio con il sentiero 310 che porta al Rifugio Capanna Mara ed eventualmente di scendere ad Albavilla, Caslino d’Erba, Erba e Pontelambro: qui proseguendo dritto sulla carrozzabile acciottolata ci si ricongiunge alla variante alla Bocchetta di Lemna (1115 m), dalla quale è possibile effettuare la discesa a sinistra verso Lemna (Faggeto Lario) con il sentiero 360.

Poco dopo la Bocchetta di Lemna si giunge al bivio per Pizzo dell’Asino (1272 m), raggiungibile tenendo la sinistra dopo una salita davvero impegnativa con un dislivello di 150m in soli 500m circa di percorso, altrimenti si tiene la destra lungo la variante; in ogni caso si arriva alla Bocchetta di Palanzo (1210 m), dalla quale è possibile scendere a sinistra sul sentiero 359 per Palanzo (Faggeto Lario), mentre a destra scende ripido il sentiero 340 per Caslino d’Erba. Il sentiero si biforca di nuovo poco dopo: proseguendo verso sinistra sulla variante si raggiunge il Rifugio Riella, mentre il percorso principale sale dritto per la cima del Monte Palanzone (1436 m): a fianco del singolare monumento in pietra godrete della vista panoramica a 360° che vi permette di vedere i rami del Lago di Lecco e di Como, la catena delle Alpi, i monti del Triangolo Lariano, oltre i laghi della Brianza e la pianura. In vetta e nei pressi del Rifugio Riella si incrocia il sentiero 305 Faggeto Lario-Onno, un percorso che taglia orizzontalmente l’intero territorio per congiungere la due sponde opposte del lago, e poco dopo il sentiero 330 che permette di raggiungere il comprensorio di Monte Preaola (1413 m) o di scendere a Nesso.

Monumento in vetta al Monte Palanzone sulla Dorsale del Triangolo Lariano
Monumento in vetta al Monte Palanzone

Proseguendo in direzione Sormano si arriva alla Bocchetta di Caglio (1290 m), dove si incrocia il sentiero 342 per Ca’ del Boschet; occorre tenere la destra, a fianco di un faggio monumentale, seguendo la cresta per raggiungere con un saliscendi Monte Croce (1352 m) e Braga di Cavallo (1354 m) prima di scendere fino alla Colma di Caglio (1129 m), dove si incrociano il sentiero 307 per Asso, Caglio e Canzo e uno minore che permette di raggiungere le diverse grotte che caratterizzano l’area del Piano del Tivano. Si prosegue a sinistra lungo la carrozzabile o dritto oltre la staccionata per fare il saliscendi di Monte Falò (1179 m) per raggiungere la Colma di Sormano (1121 m) e terminare il tratto di sentiero tabellato con il numero 300.

Sentiero 400 – Tappa Colma di Sormano – Bellagio

+ 767 m

(+ 725 m

– 1.692 m

-1.650 m

6 ore e ½ circa

6 ore e ½ circa

18,81 km

19,24 km

1.682 m

1.682 m)

Come arrivare:

In auto: da Como percorrete la SP583 lungolago in direzione Bellagio, quindi imboccate a Nesso la SP44 per iniziare la salita fino alla Colma, dove sono presenti diversi parcheggi a pagamento. In alternativa dalla SP639 che collega Como con Lecco imboccare la SP40 o la SP42 in direzione Canzo, quindi ad Asso imboccare la SP44 in direzione Sormano fino a raggiungere la Colma.

In autobus: utilizzate la linea C32 per raggiungere Piano del Tivano, oppure la linea C37 per Sormano, quindi percorrete a piedi la salita lungo la SP44 fino alla Colma. Attenzione: entrambe le soluzioni richiedono almeno 2,5 km di cammino a piedi su strada senza marciapiede. Altrimenti è possibile imboccare uno dei sentieri minori presenti che arriva in colma.

Descrizione:

Alla Colma di Sormano l’osservatorio astronomico merita sicuramente una visita. Completato nel 1987, negli anni ha indirizzato le sue ricerche verso l’osservazione dei corpi minori del sistema solare (asteroidi e comete) ed ha promosso con grande successo l’attività divulgativa a tema astronomico, sia diurna che notturna, con osservazioni dirette del cielo e con visite guidate. Attualmente è in costruzione un nuovo osservatorio astronomico completo di un planetario pronto a diventare un punto di rifermento per tutti gli astrofili e gli appassionati di stelle dell’Alta Lombardia.

Osservatorio astronomico di Sormano - Dorsale del Triangolo Lariano
Osservatorio astronomico di Sormano

Per proseguire sul tracciato imboccate il sentiero alle spalle dell’attuale Osservatorio risalendo sulla cresta di Monte Cippei (1230 m) seguendo i segnavia n° 400 (invece di 300 della tappa precedente); in alternativa è possibile proseguire sulla variante (400V) girando a destra attorno al Ristorante La Colma per imboccare la carrozzabile che si stacca a sinistra dall’asfalto del provinciale. Il sentiero oltrepassa la Colma del Bosco (1233 m), da cui si può scendere destra a Sormano con il sentiero 335 oppure a sinistra per raggiungere l’Alpetto di Torno con il 417V. Si prosegue su un tratto di carrozzabile sterrata pianeggiante fino a raggiungere Bocchetta di Spessola (1255 m). Anche da qui è possibile raggiungere l’Alpetto di Torno e Piano del Tivano, girando a sinistra sul sentiero 417, oltre a Barni o alle vette di Monte Cornet (1316) e Monte Gerbal (1290 m) girando invece a destra sul 407. Si prosegue sulla mulattiera acciottolata in salita tra i tornanti, superando il bivio con il sentiero 415 per Piano Rancio prima di raggiungere alla Bocchetta di Terrabiotta (1435 m). Qui è possibile fare una piccola deviazione per raggiungere la vetta di Monte Ponciv (1452 m), da cui si può godere di uno splendido panorama, eventualmente anche scendendo di quota per raggiungere il laghetto stagionale dell’Alpe di Terrabiotta, oppure imboccare il sentiero 406 per Parco Monte San Primo e Piano Rancio girando a destra. Dalla bocchetta si può proseguire lungo la cresta per toccare anche Cima del Costone, abbastanza impegnativa, oppure proseguire lungo la mulattiera sulla sinistra che sale in maniera più dolce.

Entrambi i tratti vi conducono sulla cima del Monte San Primo (1682 m), il punto più alto dell’area del Triangolo Lariano, da cui potrete godere dell’affascinante paesaggio e vedere i paesi incastonati sulle sponde del lago e nelle valli. Qui terminano anche i sentieri che salgono da Zelbio (n° 405 cresta S-O) e da Nesso via Monte Colmenacco (n° 403 cresta O).

Da questo punto il sentiero diventa percorribile solamente a piedi; in MTB è possibile proseguire tornando indietro per imboccare il sentiero 406 e ricongiungersi eventualmente a Bocchetta di Lezzeno o a Brogno. Per proseguire sulla Dorsale occorre invece proseguire oltre la vetta imboccando il sentiero che a destra scende tra le rocce. Occorre fare attenzione in questo tratto nelle giornate con terreno bagnato perché può essere semplice scivolare.

Si raggiunge il Rifugio Martina, dopo di cui, al primo tornante della mulattiera cementata, si imbocca il sentiero che prosegue dritto in leggera discesa attraverso un bosco, fino a giungere alla Bocchetta di Lezzeno (1006 m), dove si incrocia il sentiero 438 che sale da sinistra da Cendraro (Lezzeno), si sovrappone per un breve tratto e si devia dopo circa 150 m a destra sulla carrozzabile cementata che scende a Paum. Si prosegue aggirando la vetta di Ceppo del Mucchio (1081 m) alternando tratti su cemento a tratti su sterrato fino a raggiungere la Bocchetta di Nuvolone (938 m), dove si incrocia il sentiero 437 che dal lago a Casate (Lezzeno) sale fino a Taiana. Qui il percorso principale, seppur non perfettamente segnalato, sale ripidamente fino a giungere alla vetta di Monte Nuvolone (1092 m), mentre la variante prosegue con un saliscendi aggirando la cima. Dalla vetta ma soprattutto dal successivo Belvedere avanti ai vostri occhi si presenterà Bellagio, che si protende tra i due rami del lago.

Punto panoramico da Monte Nuvolone - Dorsale del Triangolo Lariano
Punto panoramico da Monte Nuvolone

Dopo le necessarie fotografie, riprendete il cammino sul sentiero della Dorsale del Triangolo Lariano che in discesa vi accompagnerà fino all’abitato di Brogno, dove si incrocia di nuovo il sentiero 406 e parte il sentiero 439 che porta ad un notevole punto panoramico. Si prosegue su carrozzabile sterrata seguendo i segnavia 400 fino alle frazioni di Bellagio di Neer e Mulini del Perlo, dove si incrocia il sentiero 404 che porta a sinistra all’incantevole borgo di San Giovanni e a destra a Chevrio. Si prosegue su carrozzabile fino a giungere sull’asfalto del borgo di Guggiate, che si attraversa fino a giungere sulla strada provinciale SP583: qui occorre fare attenzione poiché bisogna percorrere la provinciale per circa 150 m prima di svoltare a sinistra in discesa per Loppia per proseguire su una strada sicuramente meno trafficata. Si attraversa il borgo e gli splendidi giardini di Villa Melzi d’Eril, ricchi di camelie storiche e opere d’arte artistico-botaniche, che meritano sicuramente una visita approfondita lungo i percorsi che li attraversano; una volta usciti si prosegue nel percorso lungolago per arrivare finalmente all’imbarcadero di Bellagio, dove è possibile imbarcarsi sul traghetto oppure proseguire per visitare lo splendido borgo.

Download

È possibile scaricare la descrizione della Dorsale del Triangolo Lariano, oltre alle tracce GPX per strumenti GPS e KMZ per Google Earth:

Scarica PDF
Traccia GPS
Google Earth

Se vuoi informazioni riguardanti l’intero progetto, vai a questa pagina: è presente anche l’elenco di tutte le descrizioni degli itinerari nel portale.

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