Progetto Lecco Medievale

PROGETTO LECCO MEDIEVALE: UN SISTEMA LECCHESE PER LA VALORIZZAZIONE E LA GESTIONE INTEGRATA DI BENI CULTURALI

Itinerari tematici
Gli itinerari proposti da Lecco Medievale sono finalizzati alla valorizzazione di alcune tra le emergenze più significative del patrimonio culturale lecchese risalenti all’epoca medievale. Si tratta in prevalenza di chiese, strutture fortificate e siti archeologici – per lo più inseriti in contesti paesaggistici di grande fascino e suggestione – che conservano tracce più o meno consistenti di un passato assai lontano, tutto o quasi da ‘riscoprire’.
E’ infatti risaputo come il ruolo strategico svolto in passato dal territorio lecchese abbia determinato la permanenza di importanti e diffuse tracce fortificate ancora oggi in buona parte fruibili sotto I’aspetto estetico-percettivo.
Per quanto riguarda gli edifici di culto, accanto al più noto complesso di San Pietro al Monte di Civate esistono altri edifici di indubbio interesse (si cita, per tutti, il Battistero di Oggiono). Perla scultura, insieme al capolavoro rappresentato dal chiostro di San Nicole a Piona si distinguono, nelle decorazioni di portali e finestre, preziosissimi manufatti sia in pietra (specialmente sulla sponda del Lario Orientale) sia in arenaria (come a Barzanò).
Non possiamo poi dimenticare che l’intero territorio provinciale e stato in passato interessato dal proficuo operato degli ordini religiosi ricordiamo, in particolare, i benedettini (in particolare i cistercensi sulla Costiera degli Oliveti), i serviti (ad Abbadia, Calolziocorte, Santa Maria Hoè), gli agostiniani e, soprattutto, i francescani presenti – nelle loro varie ramificazioni – con diversi conventi e ospizi.
Pur non essendo moltissime le testimonianze di pittura murale di epoca medievale giunte ai nostri giorni, si segnalano (oltre al grandioso ciclo di Civate) vari affreschi disseminati negli oratori campestri sulle sponde del Lago, in Valsassina, in Valvarrone, in Val Muggiasca, in Valle San Martino e in Brianza. Talvolta sono cicli alquanto articolati (come nella chiesa di Santa Margherita a Casargo o nella chiesa di Santa Margherita a Monte Marenzo/Torre de’ Busi); più spesso si tratta di figure singole di Santi, Madonne in trono e Pietra che rivestono un notevole interesse ai fini della storia devozionale.
Tra le rare testimonianze di soggetto profano spicca il pregevole ciclo tardogotico recentemente scoperto nella Casa del Pellegrino a Civate.

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