Sistema fotovoltaico e accumulo: efficienza e sostenibilità

GPSBrianza è da sempre impegnata nello sviluppo di soluzioni sostenibili, per questo alcuni anni fa ha installato sulle falde del tetto dell’edificio dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica pulita, soddisfacendo il fabbisogno energetico giornaliero dello Studio Tecnico. Dopo aver acquistato alcuni anni fa un automezzo al 100% elettrico per i suoi spostamenti, ora si è voluto chiudere il cerchio andando ad installare un sistema di accumulo per sfruttare in toto energia rinnovabile. L’efficacia di un sistema di accumulo “domestico” consiste nel garantire un autoconsumo differito, dunque un utilizzo dell’energia prodotta nei momenti in cui l’impianto non produce elettricità (ad esempio di notte).

Grazie anche ad un finanziamento regionale che ha coperto parte dell’investimento si è potuto passare dalla teoria alla pratica: ci si è affidati agli ingegneri Marco e Matteo Balatti, che hanno realizzato la progettazione e l’installazione dell’impianto che permetterà a GPSBrianza di utilizzare solo l’energia fornita dall’impianto fotovoltaico. I due fratelli da anni operano nel settore elettrico, ma non avevano ancora sviluppato un sistema di accumulo su un impianto fotovoltaico già esistente: una prima esperienza molto positiva che rafforzerà ancora di più la collaborazione già esistente tra GPSBrianza e il duo.

Nel primo video l’Ing. Meroni spiega come sia nata l’idea di realizzare il sistema per ottenere energia pulita per il fabbisogno energetico di GPSBrianza, caso unico in Lombardia di Studio Tecnico che possa vantare l’utilizzo di energia rinnovabile al 100%. Ing. Meroni di GPSBrianza è molto orgoglioso di aver realizzato questo impianto, soprattutto in relazione all’essere referente regionale di Accademia Kronos, un’Associazione ambientalista di Volontariato con circa 10.000 soci in tutta Italia nata nel 1997.

L’Ing. Marco Balatti nel secondo video spiega invece la composizione ed il funzionamento del sistema realizzato, oltre alle specifiche tecniche dell’impianto.

Qui di seguito il dettaglio dell’impianto illustrato nel video:

 Sistema di accumulo e fotovoltaico: inverter        Sistema di accumulo e fotovoltaico: accumulo

Qui è possibile scaricare lo schema d’impianto

C’è da considerare un importante aspetto: per la CEI 0-21 i sistemi di storage (come anche gli impianti fotovoltaici) sono considerati dei generatori. Salvo alcune deroghe speciali, la massima potenza dei generatori ammessi a lavorare in parallelo alla rete di distribuzione in un sistema BT monofase è di 6 kW. Ciò significa che se si associa un impianto di storage lato AC su un impianto fotovoltaico esistente, collegato a un impianto domestico monofase, la massima potenza che deve soddisfare la somma dei due generatori (potenza impianto fotovoltaico esistente + potenza sistema di storage) deve essere minore od uguale a 6 kW. Se si superasse tale limitazione il contratto di fornitura diventa trifase, con notevoli costi di adeguamento e gestione dell’impianto domestico.

Riassumendo, ecco un breve elenco di caratteristiche a cui prestare attenzione nella scelta di uno storage “domestico”:

  • l’inverter utilizzato deve essere conforme alle normative in vigore (per l’Italia sono la CEI 0-21 per la BT);
  • verificare che gli inverter prevedano il funzionamento in back-up;
  • verificare la compatibilità dell’inverter con le batterie in commercio;
  • verificare la facilità di installazione e configurazione dell’inverter;
  • per gli impianti in retrofit: verificare il Paese di fabbricazione dei componenti (alcuni Conti Energia prevedono che inverter e moduli siano made in EU);
  • prestare attenzione alla garanzia delle batterie, che devono necessariamente essere marchiate CE;
  • assicurarsi delle condizioni di assistenza post vendita e dei componenti e dell’impianto fornito.

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